5 Abbagli che Ti fanno dire Wow (ma poi spariscono al rogito)

Le emozioni sono ottime compagne. Ma pessime consulenti

Daniel Kahneman

Succede sempre così.

Arrivi, entri, e dopo tre passi pensi: “Ecco, questa è quella giusta“.

Magari è per l’odore del pane caldo, o per la luce al tramonto, o ancora per come ti guarda il venditore mentre dice “questa casa ha visto crescere i miei figli”.

O magari è perchè hai appena visitato due catapecchie e questa ti sembra quasi decente.

Aspetta. Fermati un attimo.

Perchè la visita è un pò come il primo appuntamento: ti giochi tutto in venti minuti, e il rischio è quello di prendere un abbaglio.

Ecco 5 aspetti che colpiscono, ti stregano..

..ma che poi, alla fine, si riveleranno più vuoti di un home staging fatto con le scatole Ikea!

1. L’arredo da rivista

Quel tavolo in legno grezzo, il divano neutro, le tende giuste, il profumo di vaniglia. Tutto studiato per farti immaginare una vita – che non c’è.

Peccato che la casa si venda vuota e che il tuo armadio anni ’90 farà tutto un altro effetto.

Colpisce? Si, ma è fumo.

2. La luce perfetta..alle 16 di un giovedì di aprile

Alcune case hanno una luce meravogliosa.

Ma quella che hai visto tu è la luce che il proprietario ha scelto per farti innamorare.

Prova a tornare alle 18.30, o in un giorno di pioggia.

Per capire una casa, non basta un colpo d’occhio fotogenico.

3. Il profumo di torta appena sfornata (o di pulito aggressivo)

Si, l’olfatto è potente. Evocativo. E quando senti odore di casa pensi subito: “Mi vedo qui dentro“.

Ma dietro quel profumo potrebbe esserci una parete umida o un vicino con la passione per il barbecue al diesel.

Odora bene, ragiona meglio.

4. Il balconcino ‘vivibile’ con vista mezza tangenziale

Quel tavolino tondo, i due calici, la pianta aromatica.

Già ti ci vedi: aperitivo al tramonto.

Peccato che non ci sia abbastanza spazio per muoversi, né silenzio per parlarsi.

La messa in scena funziona, ma non aggiunge metri quadri.

5. Il venditore innamorato della sua casa

“Qui ho cresciuto i miei figli”, “Ci abbiamo trascorso Natale ogni anno”, “L’ho fatta proprio come volevo”.

Bellissimo, davvero. Ma la sua esperienza non sarà la tua.

La casa non trasferisce esperienze di vita. Piuttosto, ti troverai pareti, spazi, affacci.

Ma quindi, come si riconosce davvero se una casa fa per noi?

Forse iniziando a distinguere ciò che emoziona da ciò che rimane.

Perchè una casa bella in visita, è una bella sensazione.

Ma una casa ‘giusta’, anche dopo la seconda visita, è un’altra storia.

Conclusione

Il colpo di fulmine può succedere e, già, puoi anche innamorarti al primo sguardo.

Solo, per acquistare bene serve altro. Serve l’effetto: “Ok, ha senso anche senza i cuscini belli“.

La mia professione è anche questa: trasmetterti serenità accogliendo le tue emozioni, ma mostrandoti la realtà.

In fondo, sono colui che sta dalla parte del tuo “Si” e non del tuo “Wow”.

AF


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Scrivimi e sarò felice di approfondire con te

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